Il Louvre è il primo museo al mondo per numero di visitatori.
Ospita una collezione delle maggiori arti dall' antichità alla metà del 19° secolo, ovvero una collezione trasversale di archeologia egizia, antichità greche, etrusche, romane, arti islamiche, nonché pittura europea (molta italiana) da metà del 13° a metà del 19° secolo, e scultura europea dello stesso periodo.
Dove: Si trova nel punto più centrale di Parigi, nel 1° arrondissement, tra la Senna e i jardin des Tuileries.
Orari: 9.00-18.00 (ma glii ingressi chiudono un' ora prima), il venerdì fino alle 21.45 (tranne i festivi).
Giorno di chiusura: tutti i martedì, Capodanno, 1 Maggio, 11 Novembre, Natale.
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visitare il museo del Louvre...
Indipendentemente da quale delle tre entrate del museo scegli di utilizzare (leggi più avanti in come si arriva al museo del Louvre...) la tua visita al museo del Louvre inizia dalla Hall Napoleon, lo spazio sotto la grande piramide in vetro dell' architetto Ieoh Ming Pei.
Qui oltre ad un cafè, un ristorante e la biglietteria trovi il banco dove puoi prendere la mappa del museo (quella colore verde è in italiano) oppure puoi noleggiare una audioguida.
Immaginando che non avrai il tempo per osservare ognuna delle 35mila opere esposte, ti suggerisco un percorso attraverso quelle più rappresentative o più "famose".
In realtà i percorsi sono tre: di 2 ore, 3 ore o mezza giornata, attraverso le opere più rappresentative delle varie discipline e periodi storici proposti cercando di rispettare un minimo di criterio cronologico e di disciplina artistica, ma ovviamente potrai modificarlo a piacimento secondo le tue esigenze o interessi, magari la collezione di archeologia egizia, la pittura francese o solo per vedere la Gioconda e Amore e Psiche.
Per i puristi dell' arte e della cultura: so benissimo che non è possibile condensare oltre 2 mila anni di arte in 2 o 4 ore...ma mi rivolgo al turista che, in visita a Parigi, scelga giustamente di dedicare una parte del viaggio anche a vedere dal vivo ciò che magari ha fino a quel momento letto o visto sui libri di scuola.
Chi vorrà poi potrà approfondire un determinato tema anche in uno degli altri musei tematici della città.
percorso per visitare il Louvre in 2 ore...
Dalla hall Napoleon individui facilmente le tre ale del museo: Richelieu, Sully e Denon.
Inizia dalla ala Denon (fu uno dei precursori della museologia pubblica di metà '700).
Sali i gradini o la scala mobile e quindi mostra il ticket di entrata agli addetti.
Ti trovi al livelllo -1. Gira subito a sinistra, attraversando la sala 170 Arti greche e prosegui salendo fino in cima al bellissimo scalone.
Arrivi quindi al livello 1, nella sala 703, dove la tua attenzione è subito rapita da una delle opere principali del museo:la Vittoria di Samotracia (detta Nike).
Una scultura in marmo (grigio per la nave e pario per la statua) alta 2.45 metri, scolpita a Rodi, databile intorno al 200 a.C.
E' la più celebre testimonianza dell' epoca ellenistica. Rappresenta Nike, la dea della vittoria, una giovane dea alata mentre sta spiccando il volo, con le vesti mosse dal vento.
E' stata ritrovata in un centinaio di frammenti a Samotracia, un' isola dell' Egeo, a metà '800, priva delle braccia e della testa. Solo la mano venne ritrovata a metà '900, ed è esposta in una teca, a fianco.
Fu collocata in questa posizione da Napoleone III.
wikipedia
Torna sui tuoi passi, ovvero riscendi solo una parte dello scalone segundo le indicazioni per l' ala Sully.
Ti trovi al livello 0 (rez-de-chaussèe).
Attraversa le sale 408 e 347 ed entri nella sala 345 sulla destra, dove trovi una seconda delle opere principali: Afrodite (divinità nata dalla spuma del mare), detta Venere di Milo.
Una scultura in marmo alta 2 metri, databile intorno al 130 a.C, in epoca ellenistica.
Venne ritrovata spezzata in due parti nel 1820 sull'isola greca di Milo da un contadino, che poi la nascose.
E' la statua simbolo della bellezza classica. Per vedere l' eleganza della torsione del corpo non va osservata dal davanti, ma in tre quarti.
wikipedia
Ora torna verso l'ala Denon, quindi sali nuovamente lo scalone e passi nuovamente davanti alla Nike.
Passa dalla porta alla sua sinistra, e subito sulla destra trovi l' entrata della Galleria di Apollon, stanza 705.
Oltre ai bei soffitti affrescati qui nelle teche centrali trovi i gioielli della Corona, ovvero:Il diamante, detto "il reggente", un diamante a taglio brillante (tecnica allora nuova) di 140 carati.
Fu scoperto a fine '600 da uno schiavo in India. Grezzo pesava 410 carati.
Fa parte dei gioielli della corona di Francia, ed è stato incastonato, tra le altre, nella corona di Luigi XV, di Luigi XVI e nella spada di Napoleone I.
Parigi è una città romantica, per cui perché non regalarne uno simile alla propria fidanzata? Ti suggerisco le gioiellerie di place Vendome, lì vicino.Corona dell' imperatrice Eugenie, datata 1855.
La Corona di Luigi XV è stata spostata a Versailles.
Torna indietro e di nuovo passi davanti alla Nike, quindi stavolta entri dalla porta che sta alla sua destra.
Segui le indicazioni per la Pittura italiana (Peinture italienne), identificata dall' immagine della Gioconda di Leonardo.
Qui, nelle sale 706, 708, 709 e nella Grande Galerie 710, sono esposte in ordine cronologico molte opere dal 13° al 18° secolo di Cimabue, Botticelli, Caravaggio, Beato Angelico, Mantegna, Leonardo da Vinci, Veronese, Perugino, Raffaello, Tiziano.Condottiero di Antonello da Messina, un piccolo dipinto a olio 30x36cm.
Nonostante le dimensioni stupisce il realismo del ritratto.La vergine delle rocce di Leonardo Da Vinci è un dipinto a olio alto due metri, anno 1480 circa.
La prima opera milanese di Leonardo, rivoluzionaria per l' epoca in quanto la Vergine veniva ritratta per la prima volta in un ambiente naturale.di è uno dei 12 dipinti .
Ne esiste una seconda versione, ospitata alla N.G. di Londra, e una storia controversa.
wikipediaSan Sebastiano del Mantegna, dipinto tempera su tela (257x142 cm), datato 1481.
Sono tipici lo sfondo architettonico e la ricchezza dei dettagli.
wikipediaCrocifissione,tempera su tavola (67x93 cm), di Andrea Mantegna, datato 1457-1459.
Da notare i dettagli, lo straziante dolore di Maria, la rappresentazione ideale di Gerusalemme sullo sfondo, le guardie che si giocano a dadi la veste di Cristo, i teschi a sinistra per la rappresentazione dell' inevitabile morte.
wikipediaRitratto di vecchio con nipote, di Domenico Ghirlandaio, tempera su tavola di 62x46 cm, datato 1490 circa.
Non sono note le identità dei raffigurati, di classe sicuramente agiata a giudicare dagli abiti, quasi sicuramente un ritratto commissionato da un privato. Nella tradizione fiorentina il ritratto doveva essere quanto più realistico possibile, raffigurando ogni piccolo difetto fisico, come in questo caso.
wikipedia
Non cedere alla tentazione di entrare subito nella sala 711, ma prosegui nella galleria, e nella sala 712 trovi:
Morte della Vergine del Caravaggio, grande dipinto a olio su tela (369x245 cm), primi del '600.
Il quadro venne commissionato per una cappella privata, ma venne rifiutato perché l' immagine della Vergine era lontanissima dall' iconografia classica, e ricordava quella di una meretrice. Sembra che infatti Caravaggio usò come modello il cadavere di una prostituta annegata. Fecero scandalo i piedi nudi fino alla caviglia e la posa fin troppo "umana".
Tipico è il realismo della scena e la gestione dell' illuminazione, con la penombra illuminata dai drappi rossi sospesi e dalle teste calve degli apostoli.
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Ora torna sui tuoi passi ed entra da uno dei due varchi verso la sala 711.
Da subito la tua attenzione sarà catturata da un insolito affollamento di persone davanti ad una parete color nero.
Stanno guardando, fotografando, filmando, facendo selfie davanti ad un quadretto protetto da un brutto vetro:la Gioconda, o Monna Lisa, di Leonardo da Vinci, il ritratto di volto femminile rinascimentale più famoso al mondo, e anche il quadro più rappresentativo del museo. Un olio su tavola di pioppo, datato primi anni del '500, di 77cm ×53 cm.
Venne appeso nella camera da letto al palazzo delle Tuileries di Napoleone.
Nel 1911 l' opera fu rubata da un imbianchino fiorentino che l' aveva nascosta sotto al letto. Pare che anche nel 2017 sia stata rubata nuovamente, ma poi prontamente restituita.
Trovarti davanti a questo quadro ti susciterà sicuramente una forte emozione.
Forse incredulità nell' obbligo di mettersi ordinati in coda, delimitata da nastri, un po' come a Disneyland Paris, prima di poter arrivare a vederla ad una distanza massima di oltre 5 metri.
Forse fastidio nel vedere un' opera d'arte così importante aggredita da decine di visitatori completamente disinteressati all' opera in se (uno su tre non sa neppure in quale periodo storico è stato dipinto), ma intenti solo a fotografarla, o farsi un selfie della serie cisonostato...
Forse delusione perché probabilmente te lo immaginavi più grande.
Spero che in ogni caso ti travolga il fascino di quel misterioso e quasi impercettibile sorriso...
Altrettanto affascinanti sono le discussioni circa l' identificazione del personaggio ritratto.
Il Vasari, quando il dipinto non era ancora "famoso", la attribuisce a Lisa Gherardini, nata nel 1479, moglie del mercante di seta Francesco del Giocondo. Nelle guide il quadro viene chiamato Portrait de Lisa Gherardini, épouse (sposa) de Francesco del Giocondo, dite Monna Lisa.
Anche nel paesaggio retrostante si raffigurerebbe il ponte Buriano nel valdarno aretino.
Altre leggende la attribuiscono all' "aspetto che Leonardo immaginava di se stesso se fosse stato una donna".
Da wikipedia: Il sorriso impercettibile della Gioconda, col suo alone di mistero, ha ispirato tantissime pagine di critica, di letteratura, di opere di immaginazione, di studi anche psicoanalitici. Sfuggente, ironica e sensuale, la Monna Lisa è stata di volta in volta amata, idolatrata, ma anche derisa o aggredita[1]. Vera e propria icona della pittura, è vista ogni giorno da migliaia di persone, tanto che nella grande sala in cui è esposta un cordone deve tenere a notevole distanza i visitatori: nella lunga storia del dipinto non sono mancati i tentativi di vandalismo, nonché un furto rocambolesco che in un certo senso ne ha alimentato la leggenda.
Probabilmente questo è il quadro più famoso, commentato e ironizzato al mondo...
Rimani ancora in questa sala ad osservare la seconda (o la prima) opera principale, tra le tante esposte.Le nozze di Cana del Veronese, un enorme olio su tela, largo quasi 10 metri, datato 1563, destinato al refettorio del convento benedettino di Venezia.
Mostra l'episodio della tramutazione dell'acqua in vino durante un matrimonio a Cana, in Galilea.
Una scena religiosa rappresentata come evento mondano, con molta attenzione ai dettagli dei costumi, alla molteplicità delle scene ritratte, ai dettagli architettonici dei colonnati, ma anche alla centralità assoluta della figura di Cristo. Meriterebbe un' ora di tempo solo questa opera...
Veronese ritrae se stesso che suona la viola da gamba insieme ad altri pittori dell' epoca come Tiziano, Tintoretto, Bassano.
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Uscendo da questa sala dalla parte opposta trovi una piccola ma fornita boutique dove trovi piccoli souvenir ma anche libri e guide.
Dalle finestre hai una bella vista sui giardini des Tuileries.
Ora è il momento di visitare la collezione di dipinti Francesi di grandi dimensioni del 19° secolo, che si trovano nelle sale rosse, per via del colore rossastro che dal 1969 è stato scelto per le pareti e che pare tragga ispirazione dai colori ritrovati a Pompei.
Ala destra della boutique, nella sala 702, trovi:La grande odalisca di Jean-Auguste-Dominique Ingres. Olio su tela di 91x162cm, datato 1814.
Probabilmente fra i più noti del pittore e tra i più criticati per la debolezza del disegno: il busto e gli arti sproporzionati rispetto alla testa, l' assenza di definizione delle articolazioni, la monotonia cromatica.
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Se vuoi arriva fino in fondo alla sala, davanti alla balaustra dove puoi godere di una bella vista sullo scalone della Nike.
Ora torna suoi tuoi passi, riattraversando la sala e la boutique, entrando poi nella sala 700, dove trovi: La libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix. Olio su tela largo oltre tre metri, del 1830.
Venne dipinto per ricordare la lotta dei parigini contro la politica di Carlo X.
Per la prima volta viene riprodotta una figura femminile contemporanea fuori dai canoni mitologici o mariani del passato, ed è invece ispirata alla Venere di Milo, ritrovata qualche anno prima.
Simboleggia l' impeto rivoluzionario e l' eroismo del popolo che poi portò alla fine della dinastia dei Borbone. Qualche critico riconobbe lo stesso Delacroix nell' uomo con il cilindro.
Pare che l' immagine abbia ispirato Auguste Bartholdi nella realizzazione della statua della Libertà, della quale a Parigi è presente "l' originale".
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Completa la visita della sala fino ad arrivare davanti allo scalone lo scalone Mollien.
Se hai tempo puoi proseguire sullo stesso piano verso l' area dei Dipinti spagnoli, dove trovi nella sala 718:Lo storpio, di Jusepe de Ribera, olio su tela 164x92cm, datato 1642.
Da notare il sorriso spontaneo, ampio e sincero del piccolo mendicante, quasi un eroe nella sua vittoria spirituale contro i mali. Porta la sua stampella come una croce, e l' immagine di un nano è inquadrata forzatamente in primo piano. Sul foglio è scritto "dammi l' elemosina per amore di Dio". Quasi un' autobiografia del pittore, affetto da ricorrenti paralisi agli arti.
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Diversamente scendi di un piano dallo scalone Mollien, dove trovi:Ninfa di Fontainbleau, di Benvenuto Cellini, bassorilievo in bronzo della metà del '500. arte.it
Arrivi così al livello 0, ed entri nella sezione Sculture italiane 16°-19°, e subito nella sala 403 trovi diversi capolavori:lo Schiavo morente e lo Schiavo ribelle di Michelangelo.
Due delle sculture più belle del museo, alte oltre due metri (quattro braccia), in marmo di Carrara, originariamente destinate alla tomba di Papa Giuliio II, scolpite come "prigioni", prigionieri dal corpo da cui cercano di liberarsi. Sono datate circa 1513. Michelangelo ci lavorò per 40 anni.
wikipediaAmore e Psiche del Canova, in marmo, datata 1793, alta 155cm.
Un bacio diventato un simbolo, Psiche viene svegliata dal Dio dell' amore.
Ritmo lento e sensuale, il centro della scena sono le bocche che stanno per baciarsi, in una dolce e contenuta passione.
Rimarrai un bel po' di tempo ad osservare i dettagli dei lineamenti da più punti di vista, nonostante il brusio dei tanti visitatori attratti dall' opera.
A mio modesto parere l' opera d' arte più "bella" del museo.
Nella stessa sala trovi anche una versione con la coppia in piedi.
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Termina così il percorso da 2 ore.
percorso per visitare il Louvre in 3 ore...
Se vuoi puoi dedicare un' ora in più al museo per visitare la bella sezione Antichità egizie.
La collezione è la seconda dopo quella del Cairo, molto ricca e frequentata, soprattutto dalle scolaresche di bambini.
Si trova nell' ala Sully, nella zona dalla parte opposta rispetto alla hall Napoleon, è distribuita su due livelli, e in due percorsi entrambi con senso orario sulla mappa.
Al livello 0 trovi un percorso tematico che racconta come si svolgeva la vita quotidiana all' epoca attraverso gli oggetti per il bagno, la cucina, il gioco, gli abiti.
Al livello 1 trovi un percorso cronologico, nei 5000 anni dalla preistoria al periodo tolemaico.
Approfondimenti: viaggioineuropa.it
Al livelo 0 ti segnalo nella sala 321:sarcofago di Tamutnefret
sarcofago di Madja
Nella sala 322 trovi:la mummia di uomo avvolta nel cartone, che incuriosisce molto i più piccoli.
Nella sala 338: la grande Sfinge di Tanis
La statua di Ramses II ora è esposta al museo Louvre Abu Dhabi.
Salendo dalle scale al livello 1, il percorso inizia dalla sala 633, e nella sala 635 trovi:lo Scriba seduto, in pietra calcarea dipinta, alto 57 cm, datato intorno al 2350 a.C.
Una delle opere egizie più affascinanti, che stupisce per il suo equilibrio e il realismo del volto, con gli occhi incastonati nel rame e in quarzo bianco per le cornee, cristallo di rocca e magnesite per l' iride, ebano per le pupille. Gli donano un o sguardo attento e fiero dell' alto ruolo professionale che svolgeva.
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Nella sala 638:Akhénaton e Néfertiti
Nella sala 640:il Dio Amon protegge Toutankhamon
Termina così anche il percorso da 3 ore.
percorso per visitare il Louvre in mezza giornata...
Se hai a disposizione ancora più tempo potresti completare la visita con le sezioni dedicate alla pittura francese, alla pittura del nord-Europa di pittori fiamminghi, tedeschi, scandinavi e pure russi, e alla scultura francese.
In più non perderti alcune perle relative alla storia del palazzo del Louvre ed infine gli appartamenti di Napoleone III.
Considerando che hai visitato l' ala Sully, puoi passare nella sala 602, sempre al livello 1, dove trovi:
Ritratto Luigi XIV, Sala Sully.
Incuriosisce il costume del Re Sole, salito al trono già all' età di 5 anni.
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Ora, usando le scale della sala 600, sali al livello 2 e inizia la visita di questo piano in senso orario, seguendo l' ordine progressivo del numero delle sale.
Inii dalla sala 902, poi giri a destra e continui dalla 912 in poi, percorrendo i quattro lati del quadrato di questa area, la più antica del palazzo del Louvre.
Quando torni alla sala 902 a questo punto segui le indicazioni per l' ala Richelieu, quella che confina con la rue de Rivoli, un po' meno frequentata rispetto alle prime due.
Qui il percorso è inverso rispetto alla numerazione delle sale, e ti segnalo, nella sala 824:Ritratto di Gabrielle d'Estrée et sa soeur. olio su tavola, datato fine '500.
Ritrae Gabrielle, che era l'amante di Enrico IV, con la sorella, duchessa di Villars, nel bagno. La fattura è piuttosto mediocre, ma incuriosisce il gesto.
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Nella sala 837:La Merlettaia dell' olandese Jan Vermeer, un dipinto a olio su tela (23,9x20,5 cm) datato 1669.
Una scena quotidiana di una casa olandese che ha ispirato le correnti impressioniste. Renoir lo considerava il più bel dipinto del mondo.
Un quadretto piccolo, una donna semplice, quasi insignificante, posto quasi dalla parte opposta del museo rispetto alla Gioconda, in una stanza piccola e poco frequentata, ma come la Gioconda è altrettanto enigmatico. Cerca di non perderlo.
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A questo punto scendi al livello 1 e vai verso la sala 544:
appartamenti di Napoleone III, o più precisamente la residenza del Ministro dell' Imperatore, quando Napoleone III spostò la sua residenza al palazzo delle Tuileries che andò poi distrutto in un incendio (vedi il quadro Orsay) durante la Comune del 1871.
Sono visitabili alcune delle stanze: il grande salone, due sale da pranzo e i salottini per ricevimento.
E' evidente lo sfarzo degli ambienti, degli arredi e dei decori di quel periodo eclettico di metà '800 che anche Garnier (l' architetto dell' Opera) definì "stile Napoleone III".
Approfondimenti: laparigidimariaantonietta.blogspot.it
Scendi di un piano fino al livello 0, dove nella ricca sezione delle Arti della Mesopotamia, nella sala 227, trovi:
Codice di Hammurabi, la stele in basalto, datata 1750 a.C. circa, larga circa 80 cm e alta più di due metri.
Il Codice di Hammurabi è una fra le più antiche raccolte di leggi scritte, risalente al XVIII secolo a.C. e appartenente alla civiltà babilonese e mesopotamica.
Presenta nella parte superiore il re Hammurabi che prega Shamash, Dio della giustizia presso i Babilonesi e nella parte inferiore una lunga serie di iscrizioni con le 282 leggi più antiche del mondo.
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Cambiando un attimo la disciplina artistica, non perderti questa particolare scultura presso la sala Galerie des Grands Hommes:Charles de Sainte-Maure, duca di Montausier (1610-1690) di Louis Philippe Mouchy (fu allievo di Jean-Baptiste Pigalle, alla corte di re Luigi XV e della sua favorita Madame de Pompadour).
La statua (postuma) in marmo, alta 1.63 metri, indubbiamente colpisce il dettaglio della lavorazione del foulard al collo.
Ne esiste anche una riproduzione in porcellana, alta 37cm, esposta al Louvre, sala 620, Sully, livello 1.
Ora scendi nuovamente fino al livello -1 dove trovi dei cortili interni molto luminosi perchè riparati da una copertura in struttura metallica e pannelli di vetro.
Nella sala 102 trovi tra le tante sculture anche:
Cavalli di Marly, di Guillaume Coustou, il gruppo scultoreo in marmo di Carrara, di metà '700.
Erano collocati all' ingresso del castello di Marly.
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Termina così anche il percorso da mezza giornata. Diciamo che puoi affermare di aver "visto il Louvre".